Palazzo Pignatelli a Lauro come un San Carlo a cielo aperto: per 2 giorni sarà il palcoscenico di due opere teatrali. Si comincia con la fiaba di “Robin Hood”, rivisitata in chiave esilarante, e si continua con la commedia dei fratelli De Filippo “Quaranta ma non li dimostra”. Due giorni che chiudono un mese di eventi e l’edizione 2019 del festival dell’Arte di Mamm ‘e ll’Art. Non si chiude però il cartellone degli eventi dell’Estate Lauretana, ancora ricco di appuntamenti imperdibili fino al 31 agosto.
La formula dello spettacolo di questo 27 luglio è semi itinerante, con cinque punti di scena diversi che si alternano nel corso della narrazione. Gli spettatori potranno seguire le vicende del leggendario arciere Robin Hood tra i giardini del Palazzo Pignatelli, seguendone le tracce fino ad arrivare all’Atrio del Palazzo. Vedremo nei panni di Robin Hood l’esordiente Alessandro Manfredi, accompagnato da Little John (Mario Lanzaro), incontrare la sua Lady Marion (Vittoria Pagano). Non mancheranno la fidata Lady Cocca, interpretata da Emilia Ranaudo, e l’infido Sceriffo di Nottingham, interpretato da Gabriele Pesapane. Nell’ombra trama la perfida e malvagia Lady Lilith (Valeria Giuliano), moglie di un Principe Giovanni (Enrico Acerra) usurpatore e traditore, ma burattino nelle mani dalla malefica moglie. Ma ciò che rimane del Regno è nelle mani di Enrico Plantageneto, erede al Trono interpretato dal giovanissimo Tommaso Perna. “
Domenica 28 Luglio alle 20.30 la compagnia di Saviano “Teatrarci” torna a “Mamm ‘e ll’Art” con una delle opere meno rappresentate dei fratelli De Filippo: “Quaranta ma non li dimostra”. Un’opera poco rappresentata ma anche una delle più intense, che si regge sul rapporto dolce-amaro che si instaura tra le sorelle, ma anche tra i sogni e la realtà. La regia della riduzione teatrale è affidata a Felice Falco, mentre il cast è composto da: Peppe Tufano, Mariateresa De Stefano, Monica Civale, Diamante Montagna, Filomena Panarelli, Anna Cavallo, Angelo Riccardo, Giovanni Aliperti, Enzo Mauro, Maria Sangiovanni, Giuseppe Aliperti, Michele Perretta e Antonio Romano.