Plebisciti ma anche proteste e denunce pesanti per la libertà di pensiero. Si è concluso il tour campano di Matteo Salvini, il quale si è recato in alcune città campane per promuovere la campagna della Lega in vista delle elezioni Europee del 26 maggio. Avellino, Salerno, ma anche San Giuseppe Vesuviano.
SAN GIUSEPPE VESUVIANO Qui, si è registrata la situazione più ambigua. Il sindaco di sangiuseppese, infatti, ha fatto chiudere le scuole nel giorno del comizio per “ordine pubblico”. Ma non solo, Vincenzo Catapano, secondo quanto riportato in esclusiva da TPI, avrebbe usato il centralino comunale per invitare i cittadini a presenziare all’evento di Salvini. Lo stesso leader leghista è stato accolto in giornata da manifesti di opposizione che citavano alcune sue frasi quando non era Ministro e si scagliava contro il Sud. In ogni caso, la piazza centrale era piena, con i sostenitori in prima fila e gli oppositori in fondo. A loro (e il ministro degli Interni non è nuovo ad uscite del genere), si è rivolto così: “ringrazio i carabinieri e i poliziotti che sono qui a tenere a bada questi 10 imbecilli perchè vorrebbero essere altrove…sindaco, prendi il conto corrente di quei 10 lì dietro, hanno vinto 10 clandestini, noi abbiamo risolto il problema immigrazione in provincia di Napoli, li paghino loro“.
SALERNO A Salerno due gravi denunce di lesioni alla libertà di pensiero. Nel primo caso una ragazza aveva provato ad avvicinarsi a Salvini con la scusa di scattare un selfie ma, una volta messi in posa, la ragazza ha esclamato : “ma non eravamo terroni di merda?“; la ragazza ha denunciato sui social di aver ricevuto l’intervento tempestivo della Digos e di essersi vista rimossa il video sui social. Sempre a Salerno, una signora ha denunciato di aver dovuto sganciare dal suo balcone uno striscione con sù scritto “Questa Lega è una vergogna” dopo l’intervento della Polizia.
AVELLINO Ad Avellino, comune che vedrà in opera anche le elezioni amministrative, gli oppositori di Salvini sono venuti a contatto con i suoi sostenitori alle porte del Teatro Partenio e una donna ha corso il rischio di essere aggredita da un sostenitore del Ministro.