Potrebbe sembrare riduttivo presentarlo così, ma Mr. & Mrs. Smith è innanzitutto il film che ha dato vita alla coppia più glamour di Hollywood: è sul suo set, infatti, che le due icone del cinema Brad Pitt e Angelina Jolie si sono innamorati e hanno intrapreso una relazione, dando così vita al fenomeno Brangelina, con buona pace di Jennifer Aniston (ex Rachel di Friends e, all’epoca delle riprese del film, moglie di Brad Pitt).
IL DEBUTTO AL CINEMA Era il 2005 e il film di Doug Liman sbancava al botteghino. Un successo enorme. La domanda che sorge spontanea è se tanto clamore derivi da effettivi meriti artistici o se, più che altro, sia frutto del grandioso battage pubblicitario e dei risvolti scandalistici legati al triangolo Pitt-Jolie-Aniston. Una domanda a cui cercheremo di dare risposta nel corso della recensione.
TRAMA Dopo “cinque o sei anni” di matrimonio, i coniugi Smith sono in piena crisi. Tra punzecchiamenti e reciproche ostilità, il loro rapporto appare ormai agli sgoccioli, fondato com’è su clamorose bugie: nessuno dei due ha infatti detto all’altro qual è il suo vero lavoro (entrambi sono abilissimi killer al soldo di agenzie rivali) e le strampalate coperture che adottano non fanno che peggiorare la situazione, una menzogna via l’altra. Durante una missione che prevede un bersaglio comune, i due finiscono infine per smascherarsi. Le rispettive organizzazioni ordinano allora ad ognuno di eliminare l’altro. Ma, cadute le bugie, il loro amore riaffiorerà e i due decideranno di rimanere insieme contro i sicari delle agenzie.
L’ANALISI TECNICA Mr. & Mrs. Smith fonde action movie e commedia romantica in una pellicola ironica e dal tono volutamente iperbolico. Nota di merito al montaggio di Michael Tronick, che dona un ritmo ipervitaminico a tutto il girato, in particolare alle scene di combattimento e a quella mozzafiato dell’inseguimento in auto. Per il resto si può dire che tutto il film sia tenuto in piedi dall’innegabile alchimia sprigionata dalla coppia Brad Pitt (John Smith) e Angelina Jolie (Jane Smith), che per tutta la pellicola fanno a gara a chi è più sexy, più cool, calamitando lo sguardo ammirato e sbavante degli spettatori. In un certo senso, si può dire che il vero protagonista dell’opera di Doug Liman sia il divismo: tutto ruota attorno al carisma della coppia di belli e impossibili Brad-Angelina che sprizzano sex appeal da ogni poro, quasi irreali per quanto magnifici, e magnifici sempre, anche quando grondano sangue dopo aver preso un fracco di legnate. La loro fisicità è continuamente rimarcata da inquadrature ad hoc, vestiti attillati, balli sensuali, e perfino dallo stile di combattimento. E i due sembrano veramente divertirsi sullo schermo, regalandoci una recitazione fresca e briosa, con momenti di grande eleganza. Un rivestimento luccicante, patinato, quello fornito dai due protagonisti, un abbaglio estetico che distoglie l’attenzione da una regia e una sceneggiatura che mostrano più di un lato scoperto. Eppure, grazie al ritmo dinamico e all’intesa dei protagonisti, il film riesce a intrattenere e a divertire in maniera egregia e le due ore di girato passano piacevolmente.
“UN PRODOTTO COMMERCIALE” Certo, non si può (e non si deve) pretendere molto di più dalla pellicola. Siamo di fronte a un prodotto commerciale, piuttosto povero di contenuti e criticabile per la prevedibilità del plot e l’azione ipertrofica, un film certamente basato più sugli attori che sull’autore, dove tutto appare confezionato in maniera splendente e glamour. Un film che però, in questi confini, riteniamo riuscito.
LA VITA MATRIMONIALE Rappresentazione eccessiva ma efficace della vita matrimoniale che non è mai così semplice come sembra, perché passa inevitabilmente per fasi alterne di amore e odio. I rapporti vanno coltivati o si spengono. Per rimanere insieme bisogna impegnarsi, bisogna “combattere”. Superare i dissidi, le incomprensioni e imparare ad amarsi di nuovo. La bugia è vista come cancro dei rapporti, che pone barriere fra le persone impedendo una conoscenza vera. Non si può amare un’immagine illusoria: l’amore vero richiede autenticità. Ed in effetti, solo una volta caduta l’impalcatura delle menzogne, l’amore di John e Jane sgorgherà di nuovo potente, come all’inizio. E allora tutto andrà a posto. I coniugi Smith risolveranno i loro problemi, ritrovando l’intesa, le risate e il sesso. Fra le numerose citazioni più o meno esplicite sparse qua e là, la pellicola si avvia verso un epilogo supereroistico in cui John e Jane riusciranno a sconfiggere da soli tutti i sicari mandati dalle organizzazioni.
I BRANGELINA A differenza del film, però, nella vita reale per Brad e Angelina non c’è stato lieto fine e la loro favola è naufragata nel divorzio del 2016, con conseguenti e squallide vicissitudini sugli alimenti e rivelazioni scandalistiche dei rotocalchi. La separazione di quella che sembrava la coppia dei sogni ha disilluso un po’ tutti ed è stata accolta da un generale rammarico. Tranne, forse, che dalla Aniston, rimasta a suo tempo comprensibilmente scottata dal tradimento di Pitt, che ha recentemente descritto come “una pugnalata al cuore”.
TRA FILM E REALTÀ Una vicenda che sembra volerci riportare coi piedi per terra, rimarcando la netta separazione che vige fra finzione filmica e vita reale. Una separazione di cui spesso, abbagliati dalle luci della ribalta, sembriamo dimenticarci. E chissà che magari un giorno Angelina e Brad non tornino sul set per girare un sequel dai toni più maturi e nichilistici in cui anche i coniugi Smith seguono la loro stessa emblematica sorte.