Per il nostro consueto appuntamento, vi parlerò della Pannepot Vintage 2007, piccola gemma realizzata dall’eccellente birrificio De Struise, in Belgio. “Sorella” maggiore della più giovane Pannepot, con cui condivide il DNA, è tuttavia una birra più complessa, appartenente al genere delle Belgian Ale o, per essere più precisi, Belgian Strong Dark Ale.
Cenni Storici
È una birra che rievoca tempi antichi: ispirata alle birre consumate dai pescatori del freddo Mare del Nord per rigenerarsi al termine di lunghe ed estenuanti battute di pesca, il nome stesso è un omaggio agli stessi pescatori. Pannepot è infatti il nome delle imbarcazioni impiegate dai pescatori di Le Panne, piccolo borgo belga di cui è originario uno dei fondatori del birrificio. Una caratteristica fondamentale delle barche Pannepot, era quella di avere la chiglia quasi del tutto piatta, onde consentire ai pescatori di arenarle sulla spiaggia. Lo spettacolo di centinaia di imbarcazioni di questo tipo doveva essere particolarmente suggestivo. De Struise, lo ricordo, è un birrificio piuttosto recente ma con un lignaggio prestigioso. Nonostante sia un microbirrificio artigianale, con volumi molto ridotti (3500 hl/annui), produce una gamma molto variegata. Le birre di De Struise hanno sovente riscosso enorme successo tra appassionati ed estimatori. Il popolare sito RateBeer, in cui vengono pubblicate recensioni e viene attribuito un rating a ogni birra esistente, colloca la Pannepot nella propria Top 10, per quanto concerne le birre belghe. La Pannepot è una sorta di birra “ammiraglia” del birrificio, che è comunque noto per molteplici altre espressioni, tra cui la serie sperimentale “Black Damnation”.
Differentemente dalla classica Pannepot, la versione Vintage reca l’anno di produzione in etichetta e ha avuto una maturazione in legni diversi, generalmente anche botti ex-bourbon, con l’intento di realizzare un prodotto di maggiore complessità. È una birra adatta a un affinamento ulteriore in cantina, per essere consumata senza difficoltà dopo alcuni anni. La Pannepot Vintage 2017 è la più recente release in commercio. Nonostante il blasone, è reperibile a costi decisamente onesti (circa 6 euro, bottiglia da 33 cl).
Senza ulteriori indugi, procedo alla disamina.
NOTE DEGUSTATIVE
Aspetto: Color tonaca di frate intenso, con riflessi ambrati. Schiuma cremosa e compatta, seppur non molto persistente.
Olfatto: Intenso cioccolato fondente, misto a note di burro e fragranti cereali, come di pane tostato. Buon caffè espresso ma anche note di frutti rossi in infusione alcolica (ciliegie), datteri e prugne secche che gli conferiscono un tocco simil Vino Porto. In fundis, marzapane.
Palato: Possente tratto da vino liquoroso, con prugne e datteri. Altresì, ritorno del cioccolato fondente e del caffè espresso, ma anche una piacevolissima liquirizia. Ancora, fragrante marzapane, un tocco di caramello. Un palato invero piacevole.
Finale: Non molto lungo ma intenso, con riverbero della liquirizia e del caffè.
Grande birra di De Struise, con un’elevata complessità e decisamente ben strutturata. Perfetta con formaggi erborinati o piatti di carne intensi come il brasato o lo stufato, è comunque eccellente anche da meditazione, in purezza. La gradazione e lo stile consentono di apprezzarla appieno nei periodi più freddi dell’anno. Approfittatene prima che arrivi l’estate, che ci consiglierà di virare su altre tipologie.