La città di Roma al centro della settimana politica italiana. Nel “decreto crescita” del Governo si prevede il trasferimento dei debiti del Comune di Roma allo Stato, per cercare di alleggerire la situazione del Campidoglio. Una norma che secondo le opposizioni è un regalo del governo alla Raggi e che passa con il silenzio della Lega, proprio quella che qualche anno fa definiva “ladrona” la nostra capitale. Su questo, però, bisogna fare chiarezza e dire che in realtà è già dal 2010, con il governo Berlusconi, che lo Stato si fa carico di parte del debito romano. E a causa di ciò i cittadini romani sono sottoposti all’Irpef più alto d’Italia. La nuova norma abolisce il commissario straordinario per il debito, sgravando il Comune dal pagamento di questa struttura. A conti fatti, l’impatto sul debito pubblico sarà 0, e forse si aiuterà davvero il Comune di Roma a ripartire.
Sempre a Roma è andato in scena un’altra sommossa popolare di CasaPound contro una minoranza. Il Comune ha deciso infatti di trasferire 77 rom nel quartiere di Torre Maura. Le persone in questione arrivano da un campo rom, e rientrano nel programma comunale che punta a smantellare i campi e ricollocare in altri luoghi gli occupanti. Peccato che alcuni cittadini di Torre Maura, quartiere già colpito da numerosi problemi e disservizi, non abbiano apprezzato la decisione, manifestando contro questo trasferimento. Puntuale, Casapound si è fiondata sul malcontento, cercando di fare propria la protesta. A tenere testa al partito di estrema destra ci ha pensato il giovane Simone, 15 anni e la convinzione che i problemi del suo quartiere non siano colpa dei rom. Il video del confronto è diventato virale e anche la Raggi ha apprezzato il ragazzo, dicendo che è ciò di cui Roma ha bisogno. Nei giorni seguenti si sono susseguite manifestazioni, sia contro che a favore dell’accoglienza e dell’integrazione.
Non è stata una settimana facile neanche per il Ministro Tria. Il Movimento 5 Stelle vorrebbe risarcire rapidamente tutti i risparmiatori che hanno perso soldi a causa delle banche. Il Ministro ha invitato però al rispetto delle regole, che impediscono di risarcire indiscriminatamente tutti gli interessati. Le regole europee infatti prevedono che ci sia un accertamento sul comportamento fraudolento delle banche, solo chi è stato vittima di frode potrà quindi accedere al rimborso totale. Domani ci sarà un nuovo Consiglio dei Ministri, in cui Tria proporrà la soluzione migliore. Nel frattempo Conte si è premurato di allontanare voci di possibili dimissioni del ministro.
Il Garante della Privacy, infine, ha multato la piattaforma Rousseau per la vulnerabilità dei dati degli iscritti. La sanzione è di 50mila euro. Per il Movimento 5 Stelle si tratta di un “attacco di natura politica”.
[foto AdnKronos]