In 250mila hanno contribuito a rendere una giornata indimenticabile quella di sabato 2 marzo, in occasione della marcia “People, prima le persone” tra le vie di Milano. Il corteo, promosso da diverse associazioni, su tutte gli scout, ha ricevuto migliaia di adesioni, tra sigle famose (Emergency, CISL, Amnesty) e Comuni (ben 700). Tante le personalità politiche presenti alla marcia (il sindaco Sala su tutti), così come molte erano quelle del mondo dello spettacolo, tra cui Claudio Bisio, Ornella Vanoni e Malika Ayane. Nel mezzo tantissime famiglie, tutte a gridare che l’Italia può cambiare, può tornare più umana.
Un calcio a tutti gli episodi di razzismo che negli ultimi mesi hanno riempito le cronache. L’intento era quello di rispondere alla manifestazione di alcuni mesi fa nazionalista di Piazza del Popolo in supporto alla Lega. Le migliaia di voci hanno chiesto più inclusione e più solidarietà, una manifestazione che è andata oltre l’antirazzismo, sfiorando grandi tematiche politiche e sociali. La risposta dei cittadini è stata più che sufficiente, in molti già dicono che è da qui che può “ripartire la sinistra“. In ogni caso non ci sono stati proclami e discorsi politici, solo molta musica (tra cui quella di un noto dj italo-nigeriano emergente) e una decina di carri allegorici che citavano alcuni scenari politici (uno su tutti, quello contro il disegno di legge Pillon).
Tuttavia, la risposta del ministro Salvini non si è fatta attendere: “Il messaggio al governo gli italiani lo hanno dato col voto, rinnovando la fiducia a me, alla Lega e al governo di mese in mese e di elezione in elezione“.
[Fonte e foto La Repubblica]