Svolta nelle indagini della cosiddetta “terza faida di Scampia“. Nelle ultime ore i carabinieri del nucleo investigativo del comando provinciale di Napoli hanno dato esecuzione ad un’ordinanza di custodia cautelare che ha disposto la custodia in carcere nei confronti di 9 indagati, emessa dal GIP del tribunale di Napoli, su richiesta della DDA. I provvedimenti sono stati emanati nei confronti dei responsabili di un duplice omicidio del 9 ottobre 2012 e di un successivo omicidio del 23 ottobre 2012. I soggetti arrestati sono tra gli esponenti di primissimo piano delle due fazioni in guerra e tra i principali protagonisti della terza faida di Scampia.
Le attività di indagine, fondate in particolare su dichiarazioni di collaboratori di giustizia, intercettazioni ed un’ampia messe di riscontri, hanno consentito di ricostruire mandanti ed esecutori dei due omicidi, tra loro strettamente connessi, che si collocano per l’appunto nell’ambito della “terza faida di Scampia“, ossia la guerra di camorra esplosa nel corso del 2012 che ha condotto alla frantumazione del cartello dei clan di Scampia e Secondigliano nelle due fazioni degli Abete-Abbinante-Notturno, contrapposti ai Marino-Leonardi-Vinella Grassi e conclusasi solo nel 2013.
Vittima del primo agguato fu uno degli esponenti di spicco del clan della Vinella Grassi, Salvatore Barbato, eliminato da un gruppo di fuoco del contrapposto clan degli Abete-Abbinante-Notturno. Insieme a lui fu ferito mortalmente un altro soggetto che si trovava in sua compagnia durante l’agguato. Un altro affiliato del clan Vinella Grassi, Gennaro Spina, fu invece vittima di “autoepurazione”, scelta e compiuta dal suo stesso clan che lo sospettava, in modo infondato, di aver svolto il ruolo di “filatore” in occasione dell’omicidio Barbato e di avere quindi tradito il suo clan.