La Guardia di Finanza, nell’ambito di un’indagine sul contrabbando di benzina fra Napoli, Caserta e Salerno, ha chiuso trenta impianti di distribuzione del carburante. Le pompe di benzina presentavano i software delle colonnine per l’erogazione del carburante manomessi, in modo da alterare i prezzi in relazione alla benzina erogata. La truffa ha portato ingenti danni ai cittadini, ma anche all’Erario nazionale e all’Unione Europea, essendo il carburante un bene sottoposto ad accisa.
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