Bruciavano rifiuti speciali nelle campagne. E’ successo a Palma Campania, ma la Forestale ha messo fine a questa pratica. In manette titolare e dipendente di una falegnameria.
Nel corso di un servizio di perlustrazione nell’ultimo periodo i Carabinieri delle Stazioni Forestali di Roccarainola e di Marigliano hanno notato una fitta coltre di fumo alzarsi sulle campagne del circondario. L’origine del fumo è stata individuata nel piazzale di una falegnameria industriale che produce infissi. È li che i militari hanno trovato la base della colonna di fumo: la combustione illecita di uno sversamento di rifiuti speciali pericolosi su suolo nudo ed esposto alle intemperie, con il rischio quindi anche di compromettere il sottosuolo. Tra i rifiuti bruciati c’erano guaine bituminose, contenitori di vernici, materiale plastico, materiale legnoso proveniente dall’attività dell’azienda, segatura, materiale ferroso e contenitori di collanti.
Sul posto sono state rinvenute inoltre anche numerose vecchie tracce di bruciato sul suolo.
Identificati quali autori materiali del rogo un operaio extracomunitario 33enne e il proprietario 53enne dell’azienda. Sequestrato il piazzale antistante dove vi era un deposito incontrollato di rifiuti speciali, tra i quali latte di vernice, vetro, ed altro materiale adagiato sul suolo nudo. Gli autori sono stati tratti in arresto e sottoposti ai domiciliari.
In attesa del processo, sono stati sottoposti alla misura cautelare dell’obbligo di presentazione quotidiana alla Polizia Giudiziaria.