Un concorso promosso dal Presidio Libera Area Nolana che aveva l’obiettivo di sottolineare contemporaneamente le cose belle del proprio territorio,esaltandole, e quelle brutte,sottolineando gli scempi e denunciandoli. Un concorso che ha riscosso grande successo e che ha visto, in occasione dellaPremiazione finale,anche la partecipazione di Don Ciotti,fondatore di Libera, e Don Aniello Manganiello,entrambi preti anticamorra.
“ Solo unendoci ,solo credendo realmente alla potenza del cambiamento potremmo vivere in una società ma ancor di più in un mondo migliore.Tutte le persone deve essere persone anticamorra “. Le parole di Don Ciotti , fondatore di Libera, rimbombano forti e violente nell’Aula Magna dell’ A.Leone di Nola. L’Istituto ha ospitato una giornata all’insegna dell’attenzione civica, prima le parole di Don Luigi e successivamente la premiazione del Concorso fotografico “ Il bello ed il brutto del tuo territorio” promosso da Libera, Caritas, Forum Ambiente e Ultimi “.
Durante la premiazioni , numerosi sono stati gli interventi, la dirigente scolastica Maria Teresa Palmieri,i rappresentanti delle associazioni che hanno supportato l’evento e premiato i vincitori e quello di Don Aniello Manganiello che si è soffermato sulla doverosa cooperazione delle realtà esistenti sul territorio al fine di “ poter vedere la mia terra bella come un tempo, fertile, pura, legale senza più quel velo malsano che copre tutto e tutti” e ribadisce : “ Tutti dobbiamo essere persone anticamorra e tutti dobbiamo costruire il meglio per questo territorio”.
Gli organizzatori del concorso hanno premiato la sensibilità sociale e le capacità fotografiche dei giovani dell’agronolano, partendo dalle scuole medie, passando per gli istituti superiori ed arrivando agli over 18.” “ Siamo soprattutto lieti di esser riusciti a stimolare attraverso questo concorso i giovani ad appropriarsi del proprio territorio, studiandolo, approfondendolo e denunciandolo – ha asserito il presidio Libera area nolana – Ne è uscito fuori un lavoro interessante , una mostra ricca di critica ma anche di fiducia“