Uno dei punti di cui molto si è discusso in questi mesi nei quali il Governo giallo-verde è stato alle prese con la formulazione della manovra di bilancio 2019 è sicuramente quello che riguarda l’estensione e la modifica del cosiddetto regime forfettario, introdotto dalla legge 190/2014.
Ma nel dettaglio che cosa è questo speciale regime che permette di usufruire di alcune semplificazioni sia a livello contabile che fiscale?
Il regime forfettario, in breve, consente la determinazione forfettaria del reddito da assoggettare ad un’unica imposta in sostituzione di quelle ordinariamente previste per le persone fisiche che esercitano un’attività di impresa, arte o professione in forma individuale. I soggetti che aderiscono al regime, in possesso di particolari requisiti, determinano il reddito imponibile applicando all’ammontare dei ricavi o dei compensi percepiti il coefficiente di redditività diversificato a seconda del codice ATECO che contraddistingue l’attività esercitata. Una volta determinato il reddito imponibile, il contribuente forfettario applica un’unica imposta, nella misura del 15% (o 5% in alcuni casi specifici), sostitutiva delle imposte sui redditi, delle addizionali regionali e comunali e dell’IRAP. Inoltre non addebitano l’Iva in fattura ai propri clienti e non detraggono l’iva sugli acquisti, non liquidano l’imposta, non la versano, non sono obbligati a presentare la dichiarazione e la comunicazione annuale Iva, non devono comunicare all’Agenzia delle entrate le operazioni rilevanti ai fini Iva. Chi applica il regime forfettario, infine, non ha l’obbligo di registrare i corrispettivi, le fatture emesse e ricevute, non opera le ritenute alla fonte e non le subisce.
Dopo aver compreso di cosa si tratta, andiamo ad analizzare le novità introdotte dal DDL di Bilancio 2019, che ricordiamo essere stato firmato da Mattarella per l’autorizzazione alla presentazione alle Camere che ora potranno confermare il testo o, come più probabile, modificarne alcuni punti con gli emendamenti. Pertanto si tratta di novità non ancora definitive e soggette a possibili variazioni.
Il nuovo regime forfettario prevede:
- Potranno accedere al regime coloro che nell’anno precedente hanno conseguito ricavi o percepito compensi, ragguagliati ad anno, non superiori a 65.000 euro;
- Vengono eliminate tutte le altre condizioni per l’accesso al regime;
- L’accesso sarà precluso a coloro che, sempre contemporaneamente all’attività per cui godono del regime agevolato, sono soci di società a responsabilità limitata (srl), ancorché non abbiano esercitato l’opzione per la trasparenza fiscale;
- Sarebbe precluso anche a coloro che nel biennio precedente abbiano percepito redditi di lavoro dipendente o assimilati, e che esercitano attività d’impresa/arti o professioni prevalentemente nei confronti anche di uno dei datori di lavoro dei due anni precedenti o, in ogni caso, nei confronti di soggetti agli stessi direttamente o indirettamente riconducibili;
- Restano invariati i coefficienti di redditività, da applicare all’ammontare dei ricavi e compensi conseguiti sui quali applicare l’imposta del 15%, dopo aver dedotto eventuali contributi previdenziali versati.