Il consigliere regionale dei Verdi Francesco Emilio Borrelli, noto per il suo impegno nella lotta all’illegalità grazie anche alle sue inchieste e ai video pubblicati sui social, è stato aggredito nella serata di sabato mentre documentava con il suo smartphone l’ennesima vergogna ad opera dei parcheggiatori abusivi che presidiano quasi ogni angolo della città. Borrelli, che sulla sua pagina Facebook si lascia andare ad un minuzioso racconto di tutto quello che è accaduto, si trovava intorno alle 21 di sabato all’esterno del Ciottolo, in via Marina, e mentre documentava “l’appropiazione da parte della struttura anche della pista ciclabile occupata da tavolini e sedie con le auto sistemate in modo inaccettabile e limitante per la viabilità” , è stato avvicinato da quattro individui, tra cui un parcheggiatore abusivo e una persona che si è qualificata come il proprietario del locale, che gli hanno consigliato prima con le buone di andare via e poi hanno cominciato a “minacciarlo e picchiarlo selvaggiamente” , strappandogli di mano con violenza il cellulare con il quale stava effettuando le riprese. Borrelli, riuscito a divincolarsi, si è allontanato e ha subito allertato la Polizia Municipale che, intervenuta poco dopo sul posto, ha “cominciato a sgomberare e multare i parcheggiatori abusivi e a ripristinare la legalità” facendosi restituire anche lo smartphone del malcapitato. A Borrelli, che nel chiudere il suo post ringrazia i tanti che gli hanno espresso solidarietà, sono stati refertati 10 giorni, salvo complicazioni, al Loreto Mare.
La lotta del consigliere non si ferma nonostante l’episodio ed è proprio lui a ribadirlo: “Non ho paura e non ho intenzione di fermarmi. Mentre andavo via uno dei delinquenti che mi ha aggredito (4 leoni coraggiosi contro 1 per la cronaca) mi ha detto che nessuno se ne frega delle regole e della legalità a Napoli tranne me e che quindi sono solo uno che creo inutili problemi. Non è così. Io sto solo facendo da apripista ma so che tanti napoletani sono stanchi di questi ‘cavernicoli’ e dei criminali che ogni giorno uccidono la nostra città trasformandola in un luogo dove è difficile vivere. Sono loro che devono essere cacciati non le persone oneste e perbene”.