Si torna a sparare tra i vicoli di Napoli dove la guerra tra clan rivali non tende a placarsi. Teatro del duplice omicidio avvenuto il 6 settembre scorso è stato il cosiddetto “buvero”, una zona nei pressi del corso Garibaldi considerata la terra di mezzo tra Forcella, storica roccaforte dei Giuliano e dei Mazzarella ed ora terreno di scontro tra i Buonerba, i Sibillo e le paranze dei bimbi, e il Rione Amicizia dei Contini, i cui vertici però sono da tempo detenuti.
Vittime dell’agguato sono stati Eduardo Amoroso e Salvatore Dragonetti che, stando alle prime ipotesi degli inquirenti, potrebbero essere stati freddati proprio su ordine dei Contini infastiditi dall’intromissione dei due negli affari che il clan esercita nella zona. Non è esclusa però la pista interna che porterebbe ad un regolamento di conti sempre dovuto a ragioni economiche. Un episodio inquietante , quindi, che si unisce al ferimento nei giorni scorsi di un 35enne tunisino e alle diverse segnalazioni di richieste di tangenti avvenute in queste settimane nei confronti di negozi e bancarelle. Tutti segnali di una grave instabilità per il controllo della zona.