Stamattina il Presidente del consiglio dei ministri Matteo Renzi alla Prefettura di Napoli. Presenti anche il sindaco di Napoli Luigi de Magistris, il presidente della Regione Stefano Caldoro. Non un saluto rivolto all’ affascinante piazza del Plebiscito su cui affaccia il palazzo del Prefetto, Renzi si accinge ad incontrare i sindaci dell’area metropolitana. Il discorso del primo ministro prende il via da uno dei punti fonamentali esposti dallo stesso: l’impegno trimestrale di verificare lo stato di avanzamento dei denari che vengono spesi – “Dobbiamo fare la spending review perché è giusto, dobbiamo rimettere a posto i conti perché è giusto, ma dobbiamo anche iniziare a spendere bene il denaro a disposizione – continua Renzi – Il contingente per me importante è racchiuso in due parole: scuola e lavoro. La scuola vista come il punto di partenza per la lotta contro la criminalità organizzata innanztutto, nel mio percorso napoletano ho scelto di iniziare dall’istituto “Parini” di Secondigliano, con il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Graziano Delrio e il Ministro del Lavoro Giuliano Poletti. Andare in quella scuola ha voluto dire per me imparare, capire. Mi ha colpito molto che insieme si sia intonato l’inno nazionale, e non perché, come pensa qualcuno, l’inno nazionale non si fischia ma si canta, ma è la dimostrazione del fatto che oggi nelle scuole è forte l’identità nazionale. Dunque, per le scuole, volendo svolgere un programma di riorganizzazione dell’edilizia scolastica, è prevista l’apertura di ben diecimila cantieri, di cui i primi a partire dal 15 giugno. Secondo punto essenziale invece riguarda il lavoro. A tale proposito il ministro del Lavoro ha presentato dal 1 Maggio una soluzione “tampone” emergenziale: il progetto “Garanzia Giovani”, che ha come obiettivo di contrastare non soltanto la piaga della disoccuppazione in quanto tale, ma in particolare quella giovanile” – conclude Renzi.
di Antonella Chiarolanza