Quattro episodi in poco più di tre ore, è questo il bilancio di una notte di sangue in diversi punti della città di Napoli, quattro episodi non collegati tra loro e con dinamiche e motivi diversi ma che sottolineano un clima di violenza crescente. E’ giovedì sera quando intorno alle ore 23 a Pianura, periferia di Napoli, un uomo a causa di una futile lite in famiglia imbraccia un fucile e spara al figlio ferendolo alla coscia destra. Per lui una prognosi di un mese mentre per il padre una denuncia in stato di libertà per lesioni aggravate. Dopo l’una, invece, un ragazzino di 16 anni incensurato viene trasportato all’ospedale San Paolo di Fuorigrotta a causa di una ferita da taglio alla schiena. Il giovane non riesce ad aiutare gli inquirenti nelle indagini, ma gli inquirenti intanto ipotizzano un tentativo di rapina. Il terzo episodio avviene dopo le tre e mezza del mattino nella zona delle Case Nuove dove un uomo di 58 anni, già noto alle forze dell’ordine, viene avvicinato da due individui e ferito ad una gamba da un colpo di pistola. Nessuna pista al momento è esclusa e le indagini sono in corso. Il quarto e ultimo atto criminoso accade solo una decina di minuti dopo in zona via Provinciale dove Antonio M., 34enne incensurato e fruttivendolo di mestiere, viene ferito dopo un tentativo di rapina al suo furgone. Un bandito, infatti, lo colpisce alla testa con il calcio della pistola in risposta alla sua reazione di difesa. L’uomo ha riportato una frattura al cranio ma se la caverà.
di Vincenzo Persico