E’ morto a 90 anni l’oncologo Umberto Veronesi. Ha trascorso i suoi ultimi giorni nella sua casa di Milano, dove era costretto a rimanere da alcune settimane a causa dell’aggravarsi delle sue condizioni di salute. Personaggio significativo del mondo medico e politico italiano, Veronesi si è reso protagonista di numerose battaglie nel corso della sua carriera. Sempre in prima linea nella ricerca contro il cancro, non ha mai mancato di prendere posizioni su temi come eutanasia, prevenzione e alimentazione vegetariana, sempre dimostrando la sua visione laica della medicina. Una carriera cominciata a Milano, dove era riuscito ad attrarre fondi per la ricerca provenienti dagli USA, che videro in lui e nella sua equipe un ottimo investimento. Apprezzato in tutto il mondo, grazie soprattutto al suo approccio conservativo riguardo la chirurgia, con il tentativo di ridurre al minimo le amputazioni fisiche soprattutto sul corpo delle donne afflitte da cancro al seno. Senatore e Ministro della Sanità tra il 2000 e il 2001, ha cercato di diffondere anche in politica la cultura della ricerca scientifica, spesso con scarsi risultati ma mai lasciandosi abbattere dalla miopia della classe dirigente italiana. E’ stato ideatore della famosa fondazione che porta il suo nome e che dal 2003 eroga borse di studio a favore della ricerca. Ci lascia una grande eredità scientifica e culturale.
di Marco Sigillo