[Le Pagelle del Lunedì] Napoli ingordo, Chievo mai domo, beffa Roma, incubo Juve. Riecco le milanesi

di Marco Sigillo

Giornata che vede i primi big match della Serie A; Inter-Juve e Fiorentina-Roma animano la serata e la classifica. Primo storico punto nella massima serie per il Crotone. Cambio in vetta alla classifica, con il Napoli che ora guida solitario a 10 punti.

Promosse

Milan: Ritorno alla vittoria che serviva come il pane a Montella. Si è rivista una squadra pericolosa e vivace, capace di creare ottime trame offensive. La porta imbattuta è merito di un Donnarumma ancora una volta fenomenale e anche di un po’ di fortuna, come ha ammesso l’allenatore nel dopo partita. E’ questa la solidità che ci si aspetta da Montella.

Sampdoria: Promossa nonostante la sconfitta. Un palo e un Donnarumma versione imperforabile negano la gioia del gol ai blucerchiati. Ancora una buona partita sul piano del gioco. Dopo quella di Roma un’altra sconfitta frutto di sfortuna e  della superiorità individuale degli avversari, ma Giampaolo ha le idee molto chiare e la squadra in campo c’è.

Napoli: Al momento il più bel gioco della Serie A. Esterni costantemente pericolosi, due centrocampisti tecnici e offensivi come Hamsik e Zielinski che riescono a tenere in apprensione tutte le difese avversarie un Milik inarrestabile. Peccato per l’ennesimo momento di relax concesso dalla difesa e un Reina non impeccabile sul gol subito. Ottima anche la tenuta fisica nonostante l’impegno europeo.

Lazio: Prima porta imbattuta, Inzaghi che convince sempre di più e una vittoria netta, seppur scaturita anche dall’errore dal dischetto degli avversari. Partita dominata per quasi tutti i 90′ ma risolta nel giro di 10 minuti con tre gol che stendono le resistenze del Pescara. Il tridente funziona e Keita pare ormai del tutto reinserito in rosa. Bene il centrocampo nonostante l’assenza di Biglia.

Chievo: Un Chievo così non lo vedevamo da tempo, un inizio di stagione davvero positivo per i clivensi. Partita che si mette in salita nel primo tempo, ma gli uomini di Maran mantengono sempre il pallino del gioco e nel finale ribaltano meritatamente il risultato. Il gioco sugli esterni ripaga, ottimi gli inserimenti e i traversoni che mettono più di una volta a disagio la difesa avversaria.

Cagliari: Finalmente i tre punti, merito di un attacco in formissima questa volta ben coadiuvato da una difesa quasi perfetta. Rafael neutralizza il rigore ingiustamente concesso per un fallo fuori dall’aria di rigore, Borriello scatenato realizza prima di testa e poi su punizione, Sau non è da meno, colpendo anche un palo. Il gruppo è compatto e lo dimostra la dedica del gol allo sfortunato Ionita. La strada per la salvezza non è impossibile.

Sassuolo: Senza la sconfitta a tavolino oggi in classifica avrebbe gli stessi punti della Juventus. Il Sassuolo non ha intenzione di fermarsi, la prestazione di Torino è stata sicuramente un caso isolato. Il gioco è consolidato, l’assenza di Berardi non si è fatta sentire grazie ad un gioco corale nel quale tutti gli interpreti offensivi possono andare in gol. Ennesimo applauso a Di Francesco.

Inter: Ritrovarsi alla quarta giornata con l’esigenza di vincere per allontanare la sensazione di fallimento non è facile, ancor di più se bisogna farlo contro la Juventus. Questa volta De Boer non fallisce, i suoi uomini ingabbiano gli avversari con un ottimo pressing, il gioco non sarà ancora entusiasmante ma per la prima volta dall’inizio della stagione si sono viste grinta e un’accettabile forma fisica.

Fiorentina: Vittoria con un pizzico di fortuna, ma lo scontro era di quelli importanti e questa volta i viola si sono fatti trovare mentalmente pronti. Più precisione e concentrazione nel secondo tempo avranno fatto contento Sousa. C’è da dire che il gol è viziato dalla posizione di fuorigioco di Kalinic.

Rimandate

Crotone: Sensazioni a metà strada tra la gioia per il primo punto e la delusione per un’occasione sprecata. Il Crotone ha dato la sensazione di poterla vincere questa partita, ma nel secondo tempo si è fatto schiacciare lasciando il gioco in mano al Palermo. Il tridente d’attacco Trotta-Falcinelli-Palladino sembra funzionare, ma tutta la squadra deve ancora crescere.

Palermo: Secondo punto in classifica, ancora 0 alla voce vittorie. Considerato l’andamento della squadra fino a questo momento quella con il Crotone era quasi sfida salvezza, e i rosanero non ne escono benissimo. Prima frazione di gara quasi completamente lasciata agli avversari, meglio nella ripresa. De Zerbi sembra non aver ancora trovato l’11 titolare ideale e certamente le tante partite ravvicinate non aiutano.

Empoli: Un Empoli in crescita guadagna un ottimo punto a Torino. La squadra concede qualcosa al Torino in termini di gioco ma riuscendo sempre a dare l’idea di non stare per capitolare. La squadra di Martusciello non si limita a difendersi e con Gilardino spreca un’occasione di dimensioni bibliche. Da registrare la prima porta imbattuta della stagione.

Roma: Passi indietro dei giallorossi e prima sconfitta in campionato. La squadra ha per ora steccato nelle sfide importanti, evidentemente non c’è ancora quella carica agonistica tanto invocata da Spalletti. Va detto che la squadra crea comunque occasioni e potrebbe anche passare in vantaggio in un paio di frangenti, probabilmente il pareggio sarebbe stato un risultato più veritiero. Occhio a mantenere alta la concentrazione alla prossima contro il Crotone

Bocciate

Pescara: Chissà come si sarebbe messa la partita se il capitano Memushaj non avesse deciso di calciare in modo inguardabile il rigore che poteva dare il vantaggio ai suoi. Da sottolineare che il Pescara in questo campionato ha dilapidato una marea di punti nei secondi tempi, prima con il Napoli poi con l’Inter e infine con la Lazio; probabilmente ci sono problemi di tenuta fisica e mentale, per salvarsi bisogna lottare 90 minuti.

 

Bologna: La squadra gioca per una ventina di minuti, i primi dieci delle due frazioni di gara, nel mezzo il nulla. Pesa l’assenza di Destro e il modulo con Verdi falso nove non convince, la squadra non riesce a innescare la velocità delle punte e in difesa è una sofferenza continua, specie sugli esterni dove Insigne e Callejon fanno impazzire Torosidis e Krafth, male anche Taider che perde palloni e si fa ammonire.

 

Udinese: Udinese deludente, anche passando in vantaggio nel primo tempo non è mai riuscita a imporsi sugli avversari. Il gioco ha latitato e la manovra offensiva è stata affidata troppo a palloni prevedibili per Zapata, spesso isolato. Si pagano le disattenzioni offensive con gol arrivati da uomini lasciati liberi sotto porta.

 

Atalanta: Non pochi problemi per Gasperini che in ogni caso non vuole parlare di disastro e concentra l’attenzione sul rigore sbagliato da Paloschi, ma la squadra non appare ancora ben organizzata, spesso fa fatica a costruire e si affida a giocate individuali. Bisogna ritrovare solidità difensiva e un gioco convincente, solo così arriveranno risultati migliori.

 

Genoa: Il Genoa crea tantissime occasioni, traversoni e tiri da fuori mettono paura al Sassuolo ma il pallone non entra mai e Pavoletti non viene servito come piace a lui. Se la squadra fa fatica a segnare è un grosso problema perchè soffre di gravi amnesie difensive e si lascia punire alle prime occasioni. Grave ingenuità di Veloso che lascia i suoi in 10 nel finale per proteste eccessive.

 

Torino: Dal Toro ci si aspetta ben altre prestazioni, specie in casa. La squadra finisce per farsi ingabbiare dall’Empoli senza riuscire ad esprimere il proprio gioco in velocità. Forse serve meno frenesia, soprattutto contro squadre che si chiudono bene. Continua l’attesa per i ritorni di Ljajic e Belotti che iniziano a mancare.

 

Juventus: Forse la più brutta Juventus vista nell’ultimo anno, sicuramente merito anche di una buona Inter. Migliore in campo Alex Sandro sempre pericoloso sulla sua fascia, autore di un assist importante e ultimo ad arrendersi. Non convince la scelta di Pjanic regista basso. La squadra doveva approfittare dell’inaspettato vantaggio e invece subisce la terza rete stagionale su calcio piazzato. Una lezione per gli uomini di Allegri e soprattutto un avvertimento che il campionato non è affatto deciso.

 

di Marco Sigillo

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