L’iniziativa del “fertility day” lanciata nei giorni scorsi dal Ministero della Salute non ha sicuramente riscontrato il successo sperato, anzi è stato soggetto ad una valanga di critiche. La campagna mediatica lanciata attraverso foto e immagini diffuse sul web ha suscitato indignazione per il modo in cui è stata costruita e per quanto ha finito per comunicare. Tra i primi a suscitare discussione intorno l’iniziativa lo scrittore Roberto Saviano che sul suo profilo Facebook ha postato: “Ecco la nuova, sorprendente trovata del Ministro della Salute Beatrice Lorenzin: il #FertilityDay, da festeggiare il 22 settembre (per inciso, il giorno del mio compleanno… non poteva farmi regalo peggiore). Ed ecco le cartoline costruire ad hoc per l’evento”. L’intento di portare l’attenzione pubblica su un tema importante come l’invecchiamento demografico e le nascite zero nel nostro paese è sicuramente riuscito, ma lascia perplessi il modo in cui si chiede alle giovani generazioni di affrettarsi a mettere al mondo dei figli, soprattutto conoscendo le condizioni lavorative e sociali di una larga parte dei giovani italiani. Il sito dell’iniziativa risulta attualmente offline e non fornisce più indicazioni su quella che sarebbe dovuta essere la giornata del 22 settembre individuata proprio come fertility day e che avrebbe dovuto vedere incontri sul tema in varie città italiane. Il tutto costato circa 110 mila euro e nella totale assenza di politiche di welfare lungimiranti.
di Marco Sigillo