L’emergenza ambientale in Campania rimane più viva che mai e, nonostante le promesse di politici e menestrelli vari, mese dopo mese affiorano nuovi siti illegali di sversamento dei rifiuti. L’ultima, in ordine di tempo, è stata scoperta nelle campagne di Casamarciano, in via Caracciolo. A lanciare l’allarme è stato il sito Rifiutarsi.it, che ha ricevuto una segnalazione dei contadini della zona e diffuso la notizia, con tanto di foto:
” Grazie ad una segnalazione dei contadini della zona, ci ritroviamo di fronte all’ennesima discarica a cielo aperto. Questa volta siamo tra le campagne di Casamarciano, in provincia di Napoli, in via Caracciolo (coordinate gps 40.942735, 14.556786). Raramente in tanti anni ci siamo imbattuti in una simile organizzazione per un sito illegale di smaltimento. Chi lo gestisce, ha ben pensato di organizzarsi il lavoro stoccando i rifiuti, secondo la loro tipologia, nelle diverse aree del sito. Abbiamo così mucchi di televisori, materassi, bottiglie di vetro, rifiuti ospedalieri, residui della lavorazione edile, scarti tessili, pneumatici e cosi via; fino ai resti dei roghi tossici effettuati in maniera puntuale ogni qual volta c’è bisogno di liberare spazio per i nuovi rifiuti in arrivo. Inoltre, segnaliamo a pochi metri dal sito la presenza di eternit frantumato. L’eternit è pericoloso per la salute umana, poiché contiene amianto, e può causare asbestosi e mesotelioma polmonare, cioè tumore. Secondo le testimonianze che abbiamo raccolto, la zona versa da diversi anni in queste condizioni pietose. Unica eccezione: un breve periodo di legalità, legato alla scelta del comune di Casamarciano di installare delle telecamere di videosorveglianza. La tregua dura però ben poco. Dopo qualche mese le telecamere scompaiono e l’area torna ad essere terra di nessuno.”
Una vera e propria discarica, un letamaio, un’isola “inecologica”, tutto sotto gli occhi di tutti, visto che era ai piedi di un passaggio autostradale. Nonostante le promesse del governo, nonostante le segnalazioni, nonostante gli arresti, nonostante tutto la Terra dei Fuochi resta “infuocata”, arsa da un fuoco sotterraneo che brucia tutte le speranze di avere una terra incontaminata e rigogliosa, le speranze di una vita serena, senza le paure di potersi ammalare per un pasto o per un raccolto. Quando alla salute si preferiscono il potere, la ricchezza, l’indifferenza, non c’è comizio che tenga, non c’è ragionamento che sia inattaccabile, non c’è filo d’erba che fiorisca dal suolo. C’è chi alza la voce e chi alza le gambe e si rimbocca le maniche; la Terra dei Fuochi è ancora malata.
foto: Rifiutarsi.it