Il 20 aprile la Coldiretti ha presentato a Napoli la sua black list di cibi esteri che non rispettano i requisiti minimi di qualità. Sono numerosissimi sia gli alimenti elencati che i paesi da cui questi provengono e che la Coldiretti consiglia caldamente di evitare. La lista si basa sui controlli sanitari e sulle sanzioni emesse dall’Unione Europea sulle merci provenienti dal resto del mondo. Il paese più sanzionato nel 2015 è stato la Cina che ha collezionato ben 386 segnalazioni di irregolarità, addirittura il 15% del totale. Ci sono anche paesi africani come Egitto, Kenya, Marocco e altri stati asiatici come la Thailandia o il Vietnam, paesi dove spesso i controlli sono carenti o certe sostanze, catalogate come nocive nel nostro paese, sono tollerate. Tra i prodotti più spesso contaminati e trovati irregolari, la Coldiretti elenca broccoli, provenienti in gran parte dalla Cina, prezzemolo vietnamita, basilico indiano e poi ancora melagrane dall’Egitto e, seppur in quantità minori, anche arance e fragole sempre provenienti dall’Egitto. La Coldiretti critica anche le agevolazioni commerciali concesse dall’UE al Marocco poiché in questo paese molte sostanze, ad esempio pesticidi, non sono rilevate come pericolose e potrebbero quindi arrivare con minori controlli nel nostro paese. L’Italia invece può fregiarsi del titolo di paese con la maggior sicurezza alimentare sui prodotti agricoli, poiché soltanto nello 0,4% dei prodotti italiani sono stati ritrovati residui chimici, oltre a detenere il record mondiale di aziende agricole biologiche.
di Marco Sigillo