Affermazioni preoccupanti quelle che ha rilasciato pochi giorni fa il Prefetto di Napoli Gerarda Pantalone alla commissione parlamentare antimafia. 27 comuni in provincia di Napoli sarebbero attenzionati per infiltrazioni camorristiche. Il monitoraggio è stato portato avanti in maniera permanente ed ha condotto all’elaborazione di una lista di comuni nel napoletano che avrebbero avuto rapporti, in maniera diretto o indiretta, con associazioni mafiose.
“Per moltissimi amministratori locali abbiamo accertato, da parte delle forze dell’ordine, della magistratura o anche con sentenze, contatti diretti o indiretti con la criminalità organizzata”: ha affermato il Prefetto Pantalone. “Per questi Comuni – ha detto ancora – esaminati durante le campagne elettorali o le operazioni di voto, sono state denunciate situazioni oggetto di attenzione da parte della magistratura. Ci sono state persone denunciate a cominciare dai presidenti di seggio o dagli scrutatori”. In particolare, le forze dell’ordine avrebbero notato che alcuni soggetti politici, nonostante variassero le giunte comunali, si ritrovavano sempre ad occupare dei ruoli nei palazzi comunali.
I Comuni attenzionati sarebbero, secondo quanto riportato dal settimanale “Venerdì di Repubblica”, i seguenti: Afragola, Brusciano, Caivano, Casalnuovo, Casavatore, Casoria, Castellammare, Castello di Cisterna, Crispano, Giugliano, Grumo Nevano, Ischia, Marano, Calvizzano, Melito, Mugnano, Nola, Pomigliano, Quarto, San Gennaro Vesuviano, Sant’Antimo, Santa Maria La Carità, Terzigno, Torre Annunziata, Torre del Greco, Tufino e Villaricca.