Tre giovani nell’atto di bruciare pneumatici e altro materiale di risulta in un capannone di Qualiano sono stati arrestati dai Carabinieri, allertati da alcuni passanti che hanno notato la densa nube di fumo che si era alzata. Al momento dell’arresto i tre ragazzi hanno spiegato che stavano semplicemente facendo un po’ di pulizia. I militari hanno arrestato i giovani in base alla legge sulla “Terra dei fuochi”.
A riportare la notizia è Il Mattino che rende noti anche i dati statistici dei provvedimenti giudiziari. Questo è solo uno dei pochissimi casi in cui qualcuno paga per un reato del genere, sempre che poi vadano in carcere. E’ infatti sotto gli occhi di tutti il flop dell’operazione di prevenzione dei roghi tossici a Napoli e dintorni in base alla legge sulla “Terra dei fuochi” entrata in vigore più di due anni fa, e che vede addirittura schierati alcuni uomini dell’esercito. Solo 30 persone fino ad ora sono state arrestate o sono finite ai domiciliari a fronte di un numero di incendi che rappresentano quasi la quotidianità. I problemi sono tanti e le lacune legislative ancor di più, ma la verità è che il piano per combattere questo fenomeno sta miseramente fallendo e la zona, già martoriata dall’inquinamento sia del terreno che dell’aria, continuerà a pagare lo scotto della criminalità e dell’incompetenza delle istituzioni nell’affrontare il problema.
di Vincenzo Persico