Filosofia e realtà, con un pizzico di ironia e politica. E’ la ricetta della seconda fatica dello scrittore savianese Vincenzo Peluso, insegnate alle scuole superiori. “Reali apparenze” segue “Ho sonno” ed è di nuovo edito dalla casa editrice Leonida. La maturità artistica di Vincenzo Peluso è confermata ed impreziosita dalle prefazioni di Luca Lo Sapio, docente di filosofia e scrittore e di Domenico Iannaco, allievo del poeta Mario Luzi. Il protagonista di questo breve romanzo non poteva che essere un insegnante. 42 pagine che raccontano il quotidiano del professor Paolo Solenghi, insegnante precario che con amore e dedizione progettta una nuova “avventura” ogni anno scolastico nella scuola assegnatagli. Il suo è un progetto ambizioso e incompreso dal corpo insegnante: stimolare un dibattito tra gli alunni aprendo loro gli occhi sulla realtà del loro quotidiano. Se inconsueto (almeno per la cultura scolastica italiana) può apparire il progetto del Solenghi, ancor più inconsueto è lo strumento didattico adoperato. Il professore infatti passa interminabili pomeriggi nel suo studio a rielaborare opere come “L’elogio alla follia” di Erasmo da Rotterdam, cercando di avvicinare le tematiche ai suoi alunni raccontando loro delle sue vicissitudini. Ed ecco quindi che il Prof racconta del suo battibecco con il prete durante la messa, quando gli fa notare l’inconsistenza del suo sermone, ricordandogli che ha stilato un “prezzario dei sacramenti”. Ma forse l’apice del realismo viene raggiunto nella scena in cui il Prof bacchetta il sindaco durante il suo discorso per la rielezione. La reazione è, ovviamente, quantomai realista: il Prof Solenghi viene allontanato e gli viene privato il diritto di espressione dagli adulatori del sindaco. Tuttavia il realismo non viene solo raccontato dal protagonista, ma dall’autore stesso. Ed ecco allora che il lettore si trova ad osservare direttamente il quotidiano di Solenghi: il suo attrito con la moglie Anna in conseguenza delle sue sfuriate con il prete ed il sindaco che hanno modificato la sua reputazione in paese (così come quella di tutta la famiglia), il suo amore per la conoscenza, il suo rapporto con la figlia Sara, in procinto di presentargli ufficialmente il fidanzato. In 42 pagine viene affrontata, direttamente e non, gran parte della realtà contemporanea: dalla difficile situazione degli insegnanti precari alla caotica situazione amministrativa e culturale della scuola italiana, dalla falsa politica alla falsa religione, dal rapporto familiare alle “maschere” che tutti indossiamo per le strade della nostra vita, finendo con una considerazione indiretta sull’alienazione che provocano i social. Se vi aspettate una short story romantica o avvincente, non è questo il caso; dimenticatevi le descrizioni dettagliate, le storie d’amore, i vari “Bob”, “Zoyd”, “Sally”, gli americanismi e i dialettismi. In definitiva l’esame è superato; parlare di Erasmo da Rotterdam senza cadere nel banale o nel noioso, fare una panoramica della realtà contemporanea senza cadere in luoghi comuni, ma spingendo il lettore a fermarsi e ragionare. Questi obiettivi sono stati raggiunti; certo, non sarà il solito thriller best seller ma se avete bisogno di staccare un paio d’ore ed aprire gli occhi sulla “reale apparenza” del nostro quotidiano, allora questo saggio è più che adeguato.
Nello Cassese
Classe 1994, laureato in Scienze della Comunicazione con in Laurea Magistrale "Corporate Communication and Media" all’Università degli Studi di Salerno. Appassionato di calcio e sport in generale, segue con interesse e impegno temi di attualità vari, in particolar modo quelli inerenti il sociale e il terzo settore. Giornalista pubblicista iscritto all’Ordine dei Giornalisti della Campania dal novembre 2016. Dal gennaio 2018 è direttore di Zerottouno News e dal novembre 2022 è anche Editore della stessa testata. Ha collaborato con il quotidiano online IlPopolareNews, con l'emittente televisiva nolana Videonola, come inviato sportivo per Il Giornale di Sicilia e come speaker radiofonico per Radio Antenna Campania. Attualmente è anche Addetto stampa del Nola 1925 e opinionista nella trasmissione "Tifo Azzurro" su Tele A.