E’ il festival delle polemiche, è il festival del cibo di strada, è il festival di Rosso Pomodoro, cos’è davvero il Gigli Food Festival? Ad oggi tutta una nuvola di dubbi sorvola la Villa e questo evento. Già da ieri sono cominciati i lavori per gli stand messi a disposizione ai ristoratori, tuttora ignoti. Nelle scorse settimane si erano organizzate diverse riunioni tra associazioni e Fondazione, si era arrivati ad un accordo per un lavoro in sinergia ma i risultati sono stati tutt’altri. Sponsor e ristoratori non sono stati ancora comunicati, i commercianti nolani appaiono estromessi e il nome originiario di Street Food Festival è stato variato in Gigli Food Festival. Questo elemento è importante perchè si è perso il significato di “food festival” e quindi si prefigura una delle delle scene immaginate dai commercianti nolani, ovvero che questi ristoratori offrano anche posti a sedere, il che è dimostrato dalle panchine portate in Villa stamattina. Per di più le associazioni AICAST e ACCAN fanno sapere che i loro precedenti incontri con la Fondazione hanno fatto pensare che probabilmente, anzi quasi sicuramente, i commercianti nolani sono stati estormessi dalle sponsorizzazioni perchè avrebbero una portata economica minore rispetto ad altri brand. Per questo, e molto altro ancora, le associazioni di commercianti avrebbero richiesto le dimissioni degli assessori Trinchese e De Stefano con un comunicato stampa di stamattina.
Oggi sono continuati i lavori di allestimento del Festival, molti cittadini hanno cominciato a chiedere notizie sulla situazione, mentre i carabinieri in mattinata hanno fatto degli accertamenti. Verso le 12 una delegazione formata da membri delle associazioni di commercianti AICAST e ACCAN, elementi dell’opposizione comunale ed alcuni organi di stampa, tra cui anche membri della nostra testata, si sono ritrovati in Villa. Personale non qualificato presente, mancanza di carte ufficiali da ambo le parti e tanti elementi non chiari hanno reso tesa l’atmosfera in Villa, che invece doveva essere stamattina un punto per un confronto chiarificatore tra amministrazione e commercianti. La situazione si è surriscaldata ben presto, è stata sfiorata la lite. Alla base delle tensioni c’era la decisione del sindaco di far sgomberare l’area della Villa in allestimento, facendo accompagnare all’esterno giornalisti e cittadini, eccezion fatta per i consiglieri. Ricordiamo che, a quanto pare, la Villa non è sotto sequestro e quindi può essere riaperta; il Sindaco si è assunto la responsabilità di riaprila e ha fatto recintare il percorso ritenuto sicuro, ordinando che il parco fosse a disposizione della cittadinanza dalle 18 di oggi. Altri elementi non sono stati rivelati nè c’è stato un vero confronto con i commercianti, la stampa è stata allontanata in maniera non molto garbata da personale non qualificato, mentre altre persone, palesemente non appartenenti a nessun organo comunale o giudiziario, restavano comodamente sedute nella zona “pericolosa”. Il Gigli Food Festival nasce e comincia con le polemiche, troppi gli interrogativi ai quali non è stata data risposta. Perchè tutt’oggi non si conoscono nomi di sponsor e ristoratori coinvolti? La Fondazione e l’amministrazione avevano già deciso tutto? Che sia l’ennesima “tavolata dei soliti amici”? Se non è così, perchè tutto questo mistero?. Aggiungi un posto a tavola, che la festa abbia inizio.
di Nello Cassese