Ogni giorno che passa è un’occasione persa. Lo sa bene Aurelio De Laurentiis, che ancora sfoglia la sua margherita in attesa dell’intuizione giusta. I petali, però, sono ormai pochi, ed il tempo stringe inesorabilmente. Deve fare in fretta, il presidente del Napoli, turbato dalle ultime vicende relative al nome del nuovo allenatore azzurro. Unai Emery ha rifiutato la proposta di De Laurentiis, un biennale da 3.5 milioni dietro il quale, però, si celava l’inadeguatezza del progetto del Napoli e, soprattutto, l’imbarazzante divario tra il calcio italiano e quello spagnolo. Qual era il piano B? Sinisa Mihajlovic, giusto. Che però, nel frattempo, si accordava col Milan perché stufo di aspettare. Sarà lui, a meno di clamorose sorprese, il nuovo allenatore rossonero, l’allenatore emergente chiamato a risorgere una squadra tanto gloriosa quanto spaesata.
E il Napoli? Il cerchio si stringe, inevitabilmente. Pochi nomi rimasti in giro per l’Europa. Uno su tutti quello di Luciano Spalletti, che ha l’Italia nel cuore ed una voglia matta di tornarci da protagonista. Poi? Poi Cesare Prandelli, il nuovo che avanza(va) prima che le esperienze con Nazionale e Galatasaray lo sprofondassero nel limbo dei dimenticati. Ancora? Poco altro, visto che Vincenzo Montella pare poter essere confermato dalla Fiorentina e Maurizio Sarri, il bello del calcio (giocato), ha lasciato Empoli ma ha negato qualsiasi contatto con De Laurentiis. Che intanto sfoglia la margherita, si guarda intorno e conta le ore: ogni giorno che passa è un’occasione persa.
A cura di Fabio Tarantino – Twitter: @FabTarantino_19