Verità o menzogna? E’ questa la domanda che i cittadini palmesi si stanno facendo ormai da settimane su vari eventi che si sono verificati per le vie di Palma Campania. Si è parlato di abusi su minori, di inciviltà, di pazzia; in ogni discorso, in ogni chiacchiera fuori dal bar, in ogni “investigazione” la domanda era sempre la stessa : ma è verità o menzogna?
Facciamo un po’ di ordine. Alcune settimane fa una testata online aveva lanciato una notizia molto pesante che riguardava un abuso sessuale da parte di un gruppo di extracomunitari ai danni di una ragazzina palmese. Come era ovvio che fosse, si era alzata una bufera enorme, commisurata alla gravità del fatto. Dopo pochi giorni molte persone cominciarono a domandarsi se tutta la questione fosse vera, i dubbi restavano molti: non si parlava dell’identità della ragazza abusata, non vi era riscontro neanche dalle forze dell’ordine, l’unica fonte sembrava essere un testimone che aveva visto tutto senza muovere un dito. Alcuni giorni fa erano anche uscite delle dichiarazioni del sindaco che affermava di vedere una “situazione insostenibile” a Palma, che è una delle comunità bangladesi più importanti. Le dichiarazioni riguardavano le richieste di iscrizione anagrafica e il numero straripante di immigrati nella città palmese, di cui molti irregolari. Le stesse dichiarazioni della fascia tricolore di Palma, tuttavia, sono state contestate giorni dopo, in quanto il flusso migratorio sarebbe risultato non pari alle migliaia di immigrati di cui parla il sindaco stesso, mentre le iscrizioni di residenza pervenute al Comune da parte di extracomunitari ammonterebbero non a 40, bensì a 2-3 al giorno, come riferito dall’ufficio migratorio al Segretario Nazionale settore stranieri.
Arriviamo ora ad un caso ancor più controverso. Giorni fa erano uscite foto di un ragazzo extracomunitario seminudo in piazza a Palma Campania, con conseguente accuse di incontrollate voglie sessuali attribuite al giovane straniero. La questione ha fatto molto parlare, a pochi giorni dalla notizia lanciata dell’abuso sulla ragazza, sempre da parte di un extracomunitario. Abbiamo fatto i nostri riscontri e la situazione è sembrata più grave del previsto. Più che un giovane bangladese pervertito, a noi è sembrato essere un giovane straniero in cerca di aiuto, un “indiano errante” che girovaga senza meta e senza logica per le vie di Palma Campania. Il giovane infatti è indiano, residente da più di 10 anni in Italia e da poche settimane sta dando segni di squilibrio con crisi d’identità. L’indiano vaga senza meta per le vie palmesi con lo sguardo perso nel vuoto, spesso si siede sul marciapiede, si addormenta, ribalta i cestini, scuro in volto e sofferente, quasi come se avesse un’altra persona che volesse uscire dal suo corpo. La polizia municipale e i carabinieri lo fermano per alcune ore ma poi devono rilasciarlo; alcuni lo aiutano, il bar gli da qualche cornetto, il tabacchi qualche sigaretta, alcuni purtroppo, da quel che ci risulta, però lo hanno anche picchiato. E’ una situazione davvero delicata che non può essere risolta con qualche botta o con qualche illazione gratuita sugli extracomunitari. La cosa più intelligente da fare sarebbe provvedere ad un TSO (trattamento sanitario obbligatorio). Sulla vicenda in questi giorni il prof. Rahman, bangladese dirigente nazionale del sindacato stranieri e interprete di diverse lingue per i giudici di Nola, per le forze dell’ordine ed altre istituzioni, ha fatto esposto ai carabinieri, in conseguenza dei quali la Procura parrebbe aver aperto un fascicolo.
Se dovesse essere davvero avvenuto un abuso, sarebbe una cosa gravissima e dovrebbe esserci una punizione esemplare. Lungi da noi commentare il lavoro altrui o giudicare la comunità palmese, ma ora sarebbe davvero inutile fare la solita caccia alle streghe all’italiana. Che sia italiano o straniero, un ragazzo del genere dovrebbe essere aiutato. Confidiamo nel lavoro delle istituzioni e nel famoso buon cuore dei palmesi, che già tanto stanno facendo per questo ragazzo. Attaccare gli extracomunitari in questo momento sarebbe come sparare sulla Croce Rossa; ora è invece il momento di agire, di aprire il proprio cuore e di mettere da parte pregiudizi ed illazioni. Come disse il grande Totò, “siamo uomini o caporali?“.