Un disoccupato iscritto inutilmente da 20 anni al collocamento( oggi Agenzia per l’impiego), si lamenta ma con rassegnazione, a proposito degli 80 euro di cui ha beneficiato solo una categoria di lavoratori:
“ A me gli 80 euro avrebbero fatto comodo per sopravvivere un giorno in più. Ma la politica non ci considera, perché in Italia non si aiuta chi sta veramente a terra ma solo chi, bene o male, è già inserito”.
Un articolo di “Repubblica” qualche giorno fa, in base ai dati drammatici della disoccupazione in Italia, sottolinea proprio la mancanza di sussidi ai quali i disoccupati avrebbero diritto, che in Italia sono assegnati di diritto solo ai cassaintegrati. Gli altri , il grosso dei senza lavoro, non si iscrivono più alle Agenzie per l’impiego perché lo ritengono inutile. Senza contare i rassegnati che il lavoro non lo cercano più
Questo è uno dei tanti dati rilevati dall’ Ocse(l’organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico), che bolla l’Italia come il Paese più ingiusto d’Europa: per la mancanza di politiche di inclusione sociale concrete, che relegano ai margini della società ma anche delle politiche sul lavoro, i cosiddetti “invisibili” del sistema.