Il napoletano Rosario Sanarico è il sommozzatore napoletano tragicamente scomparso mentre era impegnato nella ricerca del corpo della povera Isabella Noventa, nel lago di Brenta. Agente del centro nautico della polizia di La Spezia, Rosario aveva 52 anni e lascia la moglie e due figli. La tragedia si è consumata proprio mentre si tenevano le ricerche sul fondo del lago in località Stra, provincia di Venezia. Da quanto finora si è riuscito a ricostruire, il sub è rimasto incastrato in un’infrastruttura, purtroppo per troppo tempo. Nonostante i colleghi si siano resi conto della situazione e abbiano iniziato immediatamente tutte le manovre necessarie al suo recupero, il tempo trascorso sott’acqua e senza più ossigeno è stato eccessivo per Rosario. Appena riportato in superficie gli sono stati praticati vari tentativi di rianimazione, ma purtroppo inutili. Il questore della città di Padova lo ha definito un eroe, sottolineando come l’ispettore Sanarico si fosse offerto volontario per guidare la perlustrazione subacquea, a testimonianza della sua grande professionalità e passione per quel lavoro che svolgeva da quasi 30 anni. Aveva partecipato ai soccorsi della Costa Concordia, distinguendosi positivamente anche in quell’occasione. I funerali si sono svolti oggi pomeriggio in provincia di La Spezia dove viveva, ha presenziato la celebrazione anche il vicedirettore generale della Polizia Luigi Savina. La procura di Padova ha aperto un’indagine, che per ora non riporta indagati, ma l’attrezzatura utilizzata dalla vittima è stata sequestrata e ne saranno analizzate le condizioni per trovare eventuali anomalie che abbiano potuto influire nella tragedia.
di Marco Sigillo