Lampedusa, 3 ottobre 2013: in un naufragio al largo dell’isola perdono la vita 368 persone. Bambini, donne e uomini che cercavano di raggiungere l’Europa nel disperato tentativo di trovare sicurezza. I superstiti salvati sono 155, di cui 41 minori (uno solo accompagnato dalla famiglia).
L’imbarcazione era un peschereccio lungo circa 66 piedi (20 metri), salpato dal porto libico di Misurata il 1º ottobre 2013, con a bordo migranti di origine eritrea ed etiope. La barca era giunta a circa mezzo miglio dalle coste lampedusane quando i motori si bloccarono, poco lontano dall’Isola dei Conigli, e per attirare l’attenzione delle navi che passavano l’assistente del capitano agitò uno straccio infuocato producendo molto fumo. Questa azione ha spaventato parte dei passeggeri, i quali si sono spostati da un lato dell’imbarcazione stracolma che si è rovesciata. La barca ha girato su se stessa tre volte prima di colare a picco. Alle 7:00 circa locali alcune imbarcazioni civili e pescherecci locali hanno notato i naufraghi e dato l’allarme caricando la maggior parte dei superstiti a bordo; numerosi dubbi, in seguito a testimonianze, vi sono in merito ai tempi di arrivo dei soccorsi da parte della Guardia costiera che apparentemente ha impiegato quasi un’ora per raggiungere il luogo del naufragi. I superstiti hanno raccontato che per uscire dall’Eritrea ci volevano 600 dollari, il tragitto fino a Khartoum 800 dollari, per arrivare in Libia altri 800 dollari e la sola attraversata del Mediterraneo costava 1600 dollari. Alcuni giovani raccontano che sono stati rapiti in Libia e trasferiti in prigioni clandestine in Sinai dove per il loro rilascio vengono chiesti riscatti alle famiglie o al regime eritreo.
Dal 2016 il 3 ottobre è diventato la Giornata della Memoria e dell’Accoglienza, in virtù della legge 45/2016. La ricorrenza è stata istituita per ricordare e commemorare tutte le vittime dell’immigrazione e promuovere iniziative di sensibilizzazione e solidarietà. L’UNHCR, Agenzia ONU per i Rifugiati, ha preso posizione più volte a favore di questa iniziativa e ha salutato positivamente l’approvazione ufficiale, a metà marzo del 2016. Da quel 3 ottobre ad oggi oltre 20.000 migranti e rifugiati sono morti o risultano dispersi nel mar Mediterraneo. Dal 2014, ogni anno l’Agenzia partecipa a Lampedusa alle commemorazioni della Giornata della Memoria e dell’Accoglienza, organizzate dal Comitato 3 Ottobre nel quadro del progetto “L’Europa inizia a Lampedusa”.