L’emergenza coronavirus ha praticamente ridimensionato la voglia e la possibilità di viaggiare e scoprire. Cogliendo i lati positivi di una tale sciagura, tuttavia, non possiamo non considerare l’opportunità per tutti di riscoprire i luoghi e gli ambienti a noi vicini, incentivando così il turismo locale e interregionale. La città di Nola, fulcro del cosiddetto Agro Nolano nella provincia di Napoli, è un agglomerato urbano più antico di Roma. La città, nonostante vari deficit e potenzialità inespresse, resta una città strategica, con un proprio ospedale, il Tribunale, la sede della Procura della Repubblica, il CIS, l’Interporto, il centro commerciale Vulcano Buono e tanti altri edifici amministrativi per la gestione della comunità. Ma scopriamo insieme i 3 motivi per cui, secondo noi, è sempre giusto venire a Nola. Anzi, sono 3+1, ma poi scoprirete perchè.
1. Il patrimonio artistico
Come detto, Nola è una città dalle origini antecedenti a Roma e il patrimonio artistico locale lo dimostra. I due musei principali, quello Diocesano e quello Storico Archeologico, già basterebbero per convincervi ma andiamo oltre. Il monumento di maggior prestigio è sicuramente il Duomo, la cattedrale che campeggia nell’omonima piazza e che ha più di cento anni. Si segnalano però anche tantissime altre chiese degne almeno di una capatina, come ad esempio la Chiesa di San Biagio, e altri istituti religiosi come il Seminario Vescovile (con una bellissima biblioteca aperta al pubblico per chi volesse leggere o studiare in tranquillità) e il convento dei Frati Cappuccini che campeggia sulla collina su cui è adagiato un altro sito degno di menzione: il borgo di Castelcicala. Nonostante restino ancora chiusi al pubblico siti come il parco archeologico urbano, l’anfiteatro e il villaggio preistorico, ovunque si cammini a Nola si respira aria di storia e di arte e non di rado capita di imbattersi in fregi antichi nelle strade del centro storico.
2. Intrattenimento e Gastronomia
Nola è da diversi anni diventata il fulcro della movida territoriale, con tantissimi bar caratteristici e pub anglosassoni nel centro e nelle imminenti vicinanze. A Nola potrete trovare tutto quello che fa al caso vostro, dai lounge bar ai pub, passando per rooftop e trattorie, fino a ristoranti di gran gusto. Nola è anche la “mamma” del centro commerciale Vulcano Buono che, assieme ai negozi del centro storico e dell’area cittadina, offre tante opportunità per lo shopping di ogni genere. La città, inoltre, dispone di 3 cinema (Teatro Umberto, Multisala Savoia e The Space). Per ultima, ma non per importanza, citiamo la bellissima e antica Villa Comunale, un parco verde nel centro storico con all’interno il Cipresso Montezuma, uno degli alberi monumentali più importanti d’Europa.
3. Posizione Strategica
Un motivo da non sottovalutare è la posizione strategica territoriale della città di Nola, praticamente a 40 minuti dalle città di Napoli, Avellino, Caserta e Salerno e a un’ora da Benevento. A circa 15 minuti di distanza c’è il noto centro commerciale Vulcano Buono progettato da Renzo Piano, a pochi minuti di distanza c’è il CIS che, assieme alla zona del Tribunale nella piazza dedicata (con annessa statua) al filosofo Giordano Bruno, è uno degli attrattori maggiori per professionisti e lavoratori. La città, inoltre, è ben collegata con i territori limitrofi raggiungibili in pochi minuti., dove poter ad esempio visitare le Basiliche Paleocristiane di Cimitile o l’area archeologica di Avella. Presenti due stazioni di bus e treni, ovvero quella delle Ferrovie dello Stato e quella della Circumvesuviana.
E il +1?
Vi avevamo detto che c’era un motivo aggiuntivo e non può che essere la Festa dei Gigli. La millenaria kermesse, che vede danzare 9 imponenti macchine a spalla di 25 metri, si tiene ogni giugno ed è il simbolo della città. La Festa, che è ispirata al culto di San Paolino (QUI la storia) non si è tenuta in quest’anno per via dell’emergenza sanitaria ma non possiamo non consigliarvela per i prossimi anni. Il rapporto tra la Festa e la città è profondo e indissolubile, non di rado infatti vi potete imbattere in cittadini con i famosi “calli” (vere e proprie gobbe di grasso dovute allo sforzo fisico nel portare a spalla l’obelisco), il tutto in un ambiente caratteristico che a giugno trasforma la città e attrae curiosi e fotografi (ultimi in ordine di tempo i professionisti di Getty Images). Insomma, segnatevi la data e a giugno 2021 tenetevi liberi.
La foto di copertina è a cura del fotografo nolano Francesco Ruggiero